Thailandia: luci ed ombre.
Bangkok è una città dal traffico inimmaginabile e in piena espansione urbanistica, in cui i grattacieli crescono come funghi. Ovunque si stanno costruendo nuove strade e ampliando molte delle più importanti vie di comunicazione tra nord e sud. Là dove fino a poco tempo fa c'era solo foresta ora c'è una continua sequela di bancarelle e negozi che offrono soprattutto frutta ai viaggiatori che affollano le strade. Non si vedono in giro automobili vecchie, nè automobili utilitarie di piccola cilindrata.
A far da contrasto a questo quadro di evidente benessere, si vedono ogni tanto pick-up adattati al trasporto di persone dove sono ammassati, come sardine, operai che vengono portati sui luoghi di lavoro in condizioni di evidente disagio; non è raro imbattersi in scooters su cui viaggia un numero variabile di persone (ne abbiamo contate fino a cinque: due adulti e tre bambini).
Sul fiume Chao Phraya, sulle cui rive sorge la capitale, si possono vedere non solo templi ricchi di ori e mosaici, grattacieli e palazzi modernissimi, ma,accanto a questi, sorgono ancora povere palafitte che mostrano evidenti i segni della povertà di coloro che ancora le abitano.
E' chiaro che il benessere non ha ancora raggiunto tutti gli strati sociali, ma è certo che molti hanno beneficiato dello sviluppo industriale, turistico e commerciale del paese.
Molti attribuiscono il merito di tale sviluppo all'opera del recentemente scomparso vecchio re del paese, che a detta di tanti si è speso per tutta la sua vita per il bene dei suoi sudditi.